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Pubblicazione del libro tattile Indovinelli per dita curiose

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La Biblioteca Centrale  Srečko Vilhar di Capodistria come consuetudine alla fine dell’anno ha presentato la sua tradizionale pubblicazione. Quest’anno si è trattato di un lavoro colletaneo tra la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università del Litorale,  l’Associazione intercomunale ciechi e ipovedenti, il Carcere di Capodistria e i docenti della scuola elementare Pier Paolo Vergerio il Vecchio di Capodistria. Ieri è stato presentato virtualmente agli utenti il processo di creazione  di tali libri ed è stata esposta la motivazione del perché si è deciso di pubblicare un libro adattato a ciechi e ipovedenti.

Il direttore della biblioteca, David Runco, ha tenuto a sottolineare che le copie del libro »Indovinelli per dita curiose« saranno donati alle associazioni per non vedenti e ipovedenti, nonché alle biblioteche pubbliche. Pochi giorni fa, nell’ambito del progetto di beneficenza Hladilnik toplega srca/Frigorifero dal cuore caldo, la Biblioteca Srečko Vilhar di Capodistria ne ha  fatto dono al centro CIRIUS di Aidussina. Il libro tattile, interamente realizzato a mano, intitolato »Indovinelli per dita curiose«, è stato pubblicato in centoventi copie. Alla stesura dei testi hanno partecipato quindici docenti, un collaboratore esterno e gruppi di 8-9 detenuti.

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»Noi in biblioteca siamo ben consapevoli dell’importanza di questo tipo di supporto per lo sviluppo dei bambini affetti da ciecità e ipovedenti, ma siamo anche consapevoli che questo tipo di sostegno da solo non basta, a tale fine si è orientata la pubblicazione di fine anno. Certamente vorremmo che la pubblicazione di questo libro tattile fosse solo il primo passo verso una realizzazione più completa di assortimenti bibliotecari personalizzati; tra cui la possibilità di prendere in prestito audiolibri e altri strumenti adattati alla categoria di non vedenti e ipovedenti« questo l’auspicio del direttore della Biblioteca, aggiungendo che dal prossimo anno sarà disponibile il prestito di audiolibri in lingua slovena.

La dott.ssa  Aksinja Kermauner della Facoltà dell’educazione dell’Università del Litorale e la pedagoga Ina Sulič della scuola elementare Pier Paolo Vergerio Il Vecchio,  alla presentazione di ieri hanno illustrato »Indovinelli per dita curiose«, spiegando che ogni persona coinvolta nel progetto ha impiegato circa 20 ore per realizzare tale libro. “I libri tattili sono realizzati con l’utilizzo di diversi materiali, dal legno alla carta, alla gomma, usando poi glitter, nastri… Importante è che i materiali siano resistenti e i colori risaltino, poiché gli ipovedenti li percepiscono e li vedono più chiaramente rispetto ai colori scuri“, ha precisato Ina, come conferma anche Helena Maglica, preside della scuola elementare Pier Paolo Vergerio il Vecchio.

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»Sono particolarmente soddisfatta del fatto che stiamo diventando sempre più una società inclusiva, poiché anche i bambini non vedenti e ipovedenti hanno bisogno di libri dai quali apprendere. Per loro, i libri tattili sono un eccellente esercizio dei sensi, soprattutto in un secondo momento quando apprendono la lettura attraveso il sistema Braille«, Aksinja Kermauer ha aggiunto » i libri tattitili non sono accativanti solo per i bambini non vedenti e ipovedenti, per i loro colori accesi risultano attraenti anche ai bambini della scuola materna, consapevoli dunque del fatto che esistono anche altri libri, e che i ciechi ci sono. In questo modo riusciamo a spezzare il paradigma che i ciechi sono svantaggiati«.

Alla presentazione che si è tenuta ieri hanno preso parte anche la pedagoga Irena Vujanovič e la responsabile del servizio pedagogico Mirjana Petrović, hanno rimarcato l’importanza che tali progetti hanno per i detenuti; il loro tempo libero si arrichisce di significato e al contempo si ottiene un effetto rasserenante su persone che comunque vivono con limitazioni.

Ultimo intervento quello di Marko Mikulin che in qualità di rappresentante della comunità dei non vedenti ha sottolineato che i libri tattili sono stati ben realizzati, e che  rappresentano il passo giusto verso la  sensibilizzazione della cultura alla lettura per non vedenti e i ipovedenti.