Nascita e sviluppo del reparto
Il Reparto di storia patria è il tesoro librario di Capodistria. Il reparto cura particolari collezioni di libri come la collezione dei libri conventuali, i fondi di biblioteche pubbliche e private, che riflettono il vibrante battito culturale dell’Istria nel corso dei secoli.
A Capodistria l‘attività di storia patria inizia nel 1808 con la fondazione della Biblioteca Civica. Nel 1975 è costituito il Reparto di storia patria operante in seno alla Biblioteca Srečko Vilhar con l’incarico di raccogliere, archiviare e catalogare il materiale bibliografico di tutta l’area del Litorale sloveno.
Portali con contenuti di storia patria
In biblioteca abbiamo riconosciuto l’importanza della digitalizzazione per avvicinare le nostre collezioni alle persone. Digitalizziamo contenuti di storia locale e incoraggiamo la pubblicazione online dei materiali.
Le collezioni
Le collezioni di storia locale sono una risorsa preziosa per la ricerca del patrimonio culturale istriano. Oltre alla conservazione dei fondi, l’elaborazione del materiale bibliografico, del prestito e delle informazioni, il reparto cura anche la promozione del proprio materiale: organizza mostre, cicli di conferenze e pubblica due riviste specializzate: Studia iustinopolitana, e Bibliotheca iustinopolitana
Tutto il materiale del reparto di storia patria è prezioso, non solo i libri rari e vecchi ma anche quelli nuovi, moderni. La collezione rappresenta nel suo insieme un unicum culturale e bibliografico che va tutelato e integrato. È quindi necessario proteggerlo e prestare seguendo determinate accortezze.
Il materiale di storia patria è separato dal resto del materiale in biblioteca. È disposto per numero di catena e disponibili solo per consultazione in sala di lettura. Le monografie, le pubblicazioni periodiche, il materiale cartografico, le mappe, le fotografie, le cartoline, gli spartiti musicali, gli audio e i video sono complessivamente più di 30.000.
Le collezioni speciale più antica è la raccolta Rara – si tratta di una collezione di libri e codici rari e preziosi. I codici sono i libri scritti a mano. Preziosi anche gli incunaboli e i primi libri a stampa (prima del 1501). In biblioteca abbiamo sei incunaboli e molte cinquecentine e seicentine, tra cui anche i grandi libri corali stampati dalla famosa stamperia Luc’Antonio Giunta di Venezia.
I conti Grisoni erano molto ricchi, come testimonia oggi la più bella e ricca raccolta privata di Capodistria. La biblioteca è nata quando Francesco Grisoni ha acquistato una serie di libri durante i suoi viaggi di lavoro e che poi ha rilegato a Parigi, per dare alla raccolta un aspetto omogeneo, che ammiriamo ancora oggi. I libri sono disposti in tre armadi doppi, a doppia anta e sette piani ciascuno. Gli armadi sono in legno di castagno e vetri di cristallo. La Biblioteca Grisoni comprende 4000 libri ma all’epoca della creazione della prima biblioteca pubblica a Capodistria era grande almeno il doppio. La biblioteca ha un tipico stampo illuminista enciclopedico. Oggi si trova nella sala lettura del Reparto di storia patria.
La Biblioteca dei Frati Minori osservanti di Santa Anna è il più grande fondo storico di Capodistria. Conta 12.000 libri. Ciò ha fatto supporre che nel convento, in passato, ci fosse stato un laboratorio per copiare e illuminare i manoscritti.
La Biblioteca del convento dei Cappuccini di Santa Marta è ordinata e catalogata nella sua interezza. Conta 494 titoli di libri. Si trova nella stanza riunioni della biblioteca ed è collocata secondo la disposizione originale.
Pasquale Besenghi degli Ughi è uno dei più grandi poeti istriani e la sua biblioteca è il suo fiore all’occhiello. La collezione si trova in Palazzo Besenghi a Isola ma solo una piccola parte dei libri erano di proprietà della famiglia Besenghi. Quello che oggi è conservato nel palazzo di Isola ed è chiamato Biblioteca Besenghi è il fondo parrocchiale di Isola. Il fondo è catalogato interamente e può essere consultato alla presenza del bibliotecario.
Il lascito del giornalista e pubblicista Stane Vilhar, fratello di Srečko Vilhar, è stato donato alla biblioteca nel 1983 ed è composto di 895 libri e 132 cartelle d’archivio interessanti per lo studio della storia politica di questa regione.
Conserviamo una ricca collezione di stampa partigiana, per lo più su ciclostile, materiale che ha svolto un importante ruolo di propaganda, soprattutto nel Litorale sloveno durante la politica di snazionalizzazione. La collezione si compone di 118 libri e 85 riviste.
Conferenze, mostre, attività bibliopedagogica e giornalismo
Vol. 1: Biblija, biblicistika, biblioteka – Bibbia, biblicismo, biblioteca, Koper 2009.
Vol. 2: Mare nostrum, Koper 2010.
Vol. 1: Euthiomios Zygabenous: Commentarium libri psalmorium (graecum), grški kodeks, rokopis, f. 143, [Bizanc, XIV stoletje], Koper 2011.
Vol. 2: Peter Pavel Vergerij starejši-Pier Paolo Vergerio il vecchio: De ingenuis moribus, inkunabula, tisk v latinščini z latinskimi prevodi grških cerkvenih očetov in piscev, [Calphurnius, Padua 1475], Koper 2012.
Vol. 3: Girolamo Muzio Koprski-Girolamo Muzio giustinopolitano: Le Vergeriane, Il duello, La polvere, Le amorose, Gabriel Giolito de Ferrari, Venezia 1550, Koper 2013.
Vol. 4: Blaženi Monald Koprski-Beato Monaldo giustinopolitana, Summa de iure canonico, Ms 33 – NUK, latinski rokopisni kodeks, [Pariška šola, XIV stoletje], Koper 2013.
Vol. 5: Mestna knjižnica Koper – Biblioteca civica Capodistria, Koper 2014.
Vol. 6: Družina in Palača Bruti s knjigami koprskega škofa Avguština grofa de Brutija-La famiglia e il palazzo Bruti coi libri del vescovo giustinopolitano Agostino conte de Bruti, Koper 2014.
- Bibbia, biblicismo, biblioteca
- Mare nostrum
- Elisir di lunga vita
- I tesori del reparto di Storia patria della Biblioteca centrale Srečko Vilhar Capodistria
- Domfest – 1. festival di storia patria
- Patrimonio culturale scritto, 2. conferenza dei bibliotecari di storia patria a Capodistria
- I beni librari della Biblioteca Srečko Vilhar Capodistria
- Il Codice greco
- De ingenuis moribus
- Le Giornate Monaldine
- Le Giornate Monaldine 2013.
- Presentazione dei libri del vescovo giustinopolitano Agostino conte Bruti