Mercoledì 24 agosto, alle ore 20.00, la Residenza Alojz Kocjančič di Kubed/Covedo si animerà di nuovo. Questa volta, Maruša Mugerli Lavrenčič vi catturerà nei suoi versi, dove intreccia molti sentimenti della vita e vi introdurrà nella sua prima raccolta di poesie intitolata Pravi kot. Il 18 agosto, alle ore 18.00, tutti i lettori saranno accolti dal cantastorie di Beletrina Goran Vojnović.
Pravi kot presentato in anteprima a Kubed/Covedo
La raccolta di poesie Pravi kot, pubblicata lo scorso anno dalla casa editrice Književno Društvo Hiša Poezije, vi porta nella magia, nel mistero dell’essere, dello scorrere, di una natura che si risveglia sempre, di nuovo. Leggendola, siamo travolti dalla luce che traspare dalla poesia, sentiamo la libertà e la forza del cielo, delle stagioni. Ci pone di fronte alla questione della caducità umana e ci trasporta nelle dimensioni inesplicabili della parola d’arte.
Maruša Mugerli Lavrenčič ha studiato tedesco e letteratura comparata alla Facoltà di Lettere di Lubiana. Opera come libera professionista nel campo della cultura come traduttrice e scrittrice. Si occupa principalmente della traduzione della letteratura tedesca moderna in sloveno. Nel 2018 ha ricevuto il premio Lirikon d’oro per le sue traduzioni in tedesco delle poesie di Maja Vidmar e Petar Semolič.
Anche in quest’occasione a far parte del team organizzativo sono la Biblioteca centrale Srečko Vilhar di Capodistria, L’Ente pubblico per i giovani, la cultura e il turismo di Capodistria, l’Associazione culturale Skala Kubed, e la Comunità Locale di Gračišče.
Cantastorie di Beletrina: in compagnia di Goran Vojnović
La Biblioteca di Capodistria sempre con piacere unisce le forze con la libreria Libris e questa volta lo fa il 18 agosto, alle ore 18.00; insieme avranno ospite il cantastorie di Beletrina, Goran Vojnović, che presenterà al pubblico di Piazza Prešeren a Capodistria, il suo romanzo Đorđić se vrača.
Dopo il suo romanzo d’esordio Čefurji raus!, Goran Vojnović e il suo Marko Đorđić tornano ai lettori e a Fužine. Nella prima parte della storia, Marko scende dal treno alla stazione ferroviaria di Visoko, in Bosnia. Le cose sono cambiate in questi dieci anni di assenza. Fužine non è più la stessa. Padre Radovan ha un tumore allo stomaco ed è in attesa di un intervento chirurgico. Mamma Ranka si infastidisce e per questo sta diventando un relitto emotivo. Il vecchio gruppo di amici è legato solo dai ricordi dei vecchi tempi.